Assistenza alle imprese per aiutarle e guidarle verso il miglioramento continuo e l’innovazione

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Sistemi di Gestione

per l'efficace governo delle tue attività

Consulenza Direzionale
e Digitalizzazione

l’innovazione aziendale

Diversity & Inclusion

For Business and People Success

Modelli Organizzativi e di Gestione

La tutela della tua Organizzazione

Formazione Manageriale

L’apprendimento rappresenta il motore della crescita individuale, imprenditoriale e sociale.

Sistemi di Gestione

per l'efficace governo delle tue attività

Consulenza Direzionale e Digitalizzazione

l’innovazione aziendale

Diversity & Inclusion

For Business and People Success

Modelli Organizzativi e di Gestione

La tutela della tua Organizzazione

Formazione Manageriale

L’apprendimento rappresenta il motore della crescita individuale, imprenditoriale e sociale.

Sistemi di GestioneSupportiamo le organizzazioni nello sviluppo e mantenimento dei seguenti sistemi

- WHP Workplace Health
- Lavoro minorile
- Lavoro forzato e obbligatorio
- Libertà di associazione e diritti di contrattazione collettiva
- Discriminazioni
- Pratiche disciplinari
- Orari di lavoro
- Remunerazione
- Sistema di Gestione Salute e Sicurezza ed in genere
- Rapporto con il territorio

Sistemi di Gestione Per l’efficace governo delle tue attività

Il sistema gestionale governa i legami e le interdipendenze tra i diversi processi e conseguentemente qualità e immagine dei prodotti. E’ diventato un riferimento indispensabile per le organizzazioni attente all’efficiente e all’efficace governo, dei propri costi e delle proprie relazioni con gli stakeholders ovvero con il mercato, la collettività e le sue istituzioni, i dipendenti e collaboratori, per il loro sviluppo, e con il CdA. I modelli proposti trovano riscontro nei dettati legislativi. STAR è partner alle organizzazioni che intendono realizzare, certificare i propri sistemi di gestione, migliorare le loro effettività, eseguire audit e Gap Analisys con verifica di qualifica ed accreditamento. STAR supporta inoltre le imprese nel delineare Business Continuity Plans e in tema di sicurezza delle informazioni.

Sviluppo sostenibile

La Linea Guida ISO 26000:2010

La Responsabilità Sociale di un’organizzazione riguarda l’impatto delle sue decisioni e attività sulla società e sull’ambiente in modo che, attraverso comportamenti etici e trasparenti:

  • Contribuiscano allo Sviluppo Sostenibile
  • Considerino le aspettative dei portatori d’interesse
  • Rispettino le leggi e le norme internazionali di comportamento
  • Siano integrate in tutta l’organizzazione

Lo Sviluppo Sostenibile è, in linea con la definizione del Rapporto Bruntland, “soddisfare i bisogni delle generazioni presenti senza pregiudicare la capacità delle generazione future di soddisfare i propri”.

Sostenibilità

Sostenibilità Sostenibilità
- WHP Workplace Health
- Lavoro minorile
- Lavoro forzato e obbligatorio
- Libertà di associazione e diritti di contrattazione collettiva
- Discriminazioni
- Pratiche disciplinari
- Orari di lavoro
- Remunerazione
- Sistema di Gestione Salute e Sicurezza ed in genere
- Rapporto con il territorio
- Gestione dei Prodotti pericolosi
- Gestione degli scarti e degli effluenti
- Risorse Rinnovabili
- Ciclo di vita
- Riciclo e Recupero
- Imballaggi
- Sistema di Gestione Ambientale
- Sviluppo Duraturo
- Business Continuity Plan
- Anticorruzione
- Condivisione Economia ed equilibrio
- Uso Risorse naturali
- Gestione dei Prodotti pericolosi
- Gestione degli scarti e degli effluenti
- Risorse Rinnovabili
- Ciclo di vita
- Riciclo e Recupero
- Imballaggi
- Sistema di Gestione Ambientale
- Sviluppo Duraturo
- Business Continuity Plan
- Anticorruzione
- Condivisione Economia ed equilibrio
- Uso Risorse naturali

Modelli Organizzativi e di Gestione La tutela della tua Organizzazione

Un team qualificato per:

  • Implementazione o revisione del Modello Organizzativo finalizzato alla prevenzione dei “reati presupposto legge 231”.
  • Partecipazione a Organismo di Vigilanza per sorveglianza Codice Etico e di Comportamento.
  • Supporto all’implementazione del sistema di gestione delle informazioni riservate, in adempimento della normativa in materia di whistleblowing.
  • Assistenza, supporto per la corretta gestione dei Ruoli, Responsabilità e Autorità ed affettività delle Deleghe.
  • Assunzione incarico Dirigente Delegato.
 
 
 

Consulenza Direzionale e Digitalizzazione L’innovazione aziendale

Consulenza direzionale per comprendere e ottimizzare i costi e affrontare la gestione in modo coordinato e globale. L’intervento è personalizzato e modulabile nei tempi e nei contenuti, in funzione delle specifiche esigenze dell’organizzazione e nel rispetto delle sue strategie. Conoscenze, uso e comprensione mirata dei dati di governo (BI). Compliance delle Organizzazioni, Due Diligance.

Controllo di gestione

  • - Bilanci per linea di Business.
  • - Budget, forecast e analisi degli scostamenti.
  • - Monitoraggio costante degli obiettivi e ottimizzazione continua dei processi aziendali.
  • - Conoscenza della marginalità dei prodotti/servizi.

Business Intelligence

  • - Modellazione dei cruscotti attraverso strumenti di BI con una visualizzazione grafica e sintetica dei KPI di processo.
  • - Controllo semplice, intuitivo, efficiente ed efficace.
  • - Trasformazione del dato in informazione attraverso processi di Big Data Analytics.

Business Plan

  • - Rappresentazione, pianificazione, e monitoraggio degli obiettivi, del modello di business, del piano di fattibilità economico/finanziario e suoi possibili scenari.
  • - Visione a medio lungo termine sull'operatività aziendale, sui piani e le finalità di investimento ed intervento.

Process Reengineering

  • - Analisi della situazione aziendale attraverso la mappatura di tempi e metodi.
  • - Individuazione delle criticità produttive ed economiche.
  • - Creazione di una mappatura funzionale.
  • - Riprogettazione del processo.

Digitalizzazione delle imprese

  • - Studio di fattibilità.
  • - Progettazione.
  • - Architettura informativa.
  • - Capitolati funzionali.
  • - Assistenza all'installazione.

4.0 e innovazione aziendale

  • - Analisi AS-IS e proposta flussi TO-BE in chiave innovativa.
  • - Guida alla soluzione innovativa migliore rispetto alla situazione aziendale.
  • - Revisione dei processi in ottiva IoT finalizzata alla Big Data Analysis.
  • - 4.0

Formazione Manageriale L’apprendimento rappresenta il motore della crescita individuale, imprenditoriale e sociale.

Il valore della formazione assume una posizione centrale nella strategia d’impresa: alla formazione, spetta il compito di contribuire allo sviluppo organizzativo attraverso lo sviluppo individuale. STAR è in grado di offrire una proposta completa di corsi di alta formazione con la proposta con metodologie e strumenti di apprendimento sempre nuovi ed innovativi, studiati ad hoc per il cliente:

1

Analisi dei bisogni

2

Progettazione

3

Erogazione

Lego® Serious Play®

Una tecnica di facilitazione per pensare, comunicare e risolvere problemi in gruppo. Il metodo (che vede come strumento i mattoncini e gli elementi LEGO) si basa sulla creazione di metafore visive finalizzate a rappresentare le principali questioni strategiche e i possibili modi per risolverle.

MAPPS®

Una metodologia di apprendimento organizzativo sviluppata da Trivioquadrivio. Utilizzando il linguaggio metaforico della geografia, MAPPS® consente di elaborare un roadmap per risolvere esigenze formative specifiche: attivare un cambiamento organizzativo, change management, trovare soluzioni condivise ed innovative, definire piani d’azione e favorire il confronto, team building.

Mind mapping

La visual thinking corrisponde alla capacità di trovare un significato nelle immagini. Comporta un insieme di abilità che vanno dalla semplice identificazione - nominando ciò che si vede - all’interpretazione complessa circa livelli contestuali, metaforici e filosofici. Questa tecnica permette di sviluppare nuovi progetti in modo rapido ed intuitivo, di imparare a condividere i risultati raggiunti e le idee e di organizzare meglio il lavoro personale e di squadra.

Simulatore_T.V.B

Strumento di misurazione ed allenamento dei comportamenti dove gli utenti possono allenare le proprie competenze comunicative immersi in un’esperienza realistica e interattiva.

e molto altro...

Diversity & Inclusion For Business and People Success

Il nostro modello di gender equality è sistemico e flessibile.
Parte da un ASSESSMENT che consente di fotografare lo stato attuale delle organizzazioni e proporre un modello concreto fatto di azioni per incidere su processi e risultati aziendali.

Sulla spinta degli SDG dell’ONU, la diversity, in particolare gender è una tematica oramai urgente e si configura come strategica e centrale, in tutte le aziende a prescindere dalla dimensione e dal business.

Assessment

Offre una fotografia sulla ease is aziendale delineando un nuovo orizzonte. Alcune aree più significative da indagare: analisi della cultura organizzativa, indici di gender balance sui processi, internal reputation aziendale.

Dashboard

Sistema di monitoraggio e analisi dei kpi individuati ad hoc per l’azienda, attraverso la creazione di una cruscotto di dati per poter per monitorare e quindi successivamente orientare azioni e risultati.

Gestione processi speciali

  • Cultura organizzativa e modello manageriale

    Co-design e delivery di azioni mirate all’evoluzione della cultura organizzativa e del modello aziendale.

  • Development

    Progettazione e creazione di percorsi di sviluppo e crescita a tutti i livelli aziendali. Accompagnamento e supporto delle persone alla crescita.

  • Recruiting e selezione

    Strategie e azioni a supporto dei manager per garantire un bilanciamento di genere in fase di scelta e inserimento.

  • Education

    Proposte dedicate alla comunità aziendale e alle sue famiglie.

  • Comunicazione

    Piani di comunicazione per far crescere l’internal reputation.

Approfondimenti le ultime novità

 

UNI ISO 37001: Anti-Bribery Management System Standard (Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione)

14/06/2022

All’interno della grande famiglia dei sistemi di gestione dal 2016 trova posto lo  STANDARD UNI ISO 37001 che possiamo considerare tra gli strumenti a disposizione che costituisce un buon incentivo ad agire nella legalità e fare impresa in modo sostenibile

Questo standard nasce con l’obiettivo principale di supportare le Organizzazioni nell’implementazione di un sistema di gestione che conduca al  mantenimento e miglioramento di un programma efficace di contrasto alla corruzione attiva e passiva.

Chi può adottare il SG anticorruzione?

Tutte le imprese! La ISO 37001 si applica a Organizzazioni di ogni dimensione, del settore pubblico, privato e non profit.

La sua struttura, analoga alle altre norme ISO per i sistemi di Gestione rende facile l’integrazione con i sistemi già adottati delle Organizzazioni (siano il Sistema di gestione della qualità o altri), creando una sinergia tra i documenti e prassi in essere.

 

Le caratteristiche principali del Sistema di Gestione ISO 37001 sono le seguenti:

  • Applicazione secondo la metodologia “Plan – Do – Act – Check”;
  • Definizione delle misure ragionevoli e proporzionate, progettate per prevenire i fenomeni corruttivi e la sistematicità degli stessi;
  • guida all’analisi del contesto
  • considerazione dei fattori rilevanti per l’organizzazione: leggi, regolamenti, struttura, dimensioni, rapporti con altre organizzazioni, rapporti con funzionari pubblici,
  • identificazione delle parti interessate: pubbliche e private delle cui aspettative occorre tenere conto.

Inoltre la norma ISO 37001 perfeziona, senza sovrapporsi, gli strumenti di controllo dei rischi di corruzione già presenti e adottati dalla Direzione ( quali ad esempio il MOG 231), fornendo indicazioni più puntuali e dettagliate circa gli elementi da considerare.

 

E’ difficile adottare i requisiti ISO 37001?

Volere è potere! Tra l’altro  come indicato un Organizzazione che abbia stabilito e attuato in modo efficace un sistema di controllo e prevenzione della corruzione aziendale (PTPCT, MOG 231, compliance program FCPA o Bribery Act) e applichi un sistema di gestione in conformità a una norma ISO (es. ISO 9001), dispone di una base di strumenti organizzativi, gestionali e documentali che può facilitare il percorso verso un sistema ISO 37001.

 

Compliance 37001 e valore aggiunto?

Possiamo considerare vari benefici nell’adozione del Sistema di gestione Standard ISO 37001 :

  • Mediante il monitoraggio sistematico e periodico dei requisiti del sistema e delle sue prestazioni, sono portati a disposizione dei vertici dell’Organizzazione informazioni per comprendere se il sistema di prevenzione e controllo abbia o meno raggiunto i suoi obiettivi ed assumere quindi decisioni conseguenti.
  • Se applicato in modo credibile ed effettivo un sistema  di gestione 37001, consente all’Organizzazione di migliorare i controlli sui rischi di corruzione, in conformità alle disposizioni di legge, e di disporre più agevolmente della prova dell’efficace attuazione del MOG 231,  attenuando le responsabilità dell’Ente.

 

Vantaggi aggiuntivi della certificazione di un SG ISO 37001:

 La certificazione di conformità alla norma ISO 37001 da parte di un soggetto terzo indipendente:

  1. Consente all’Organizzazione di dimostrare, comunicare  il proprio impegno in questo campo
  2. Premia in sede di gara di appalto, coerentemente con i principi previsti dalla legislazione di riferimento.
  3. Ai fini del punteggio premiale per l’attribuzione del Rating di legalità (Delibera AGCM del 15 maggio 2018, n. 27165), oltre all'adozione di un modello organizzativo ex D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, viene valutato il possesso da parte dell’impresa di ulteriore documentazione attestante la prevenzione e il contrasto della corruzione, come ad esempio la certificazione UNI ISO 37001.
  4. Fornisce garanzie circa l’adeguatezza e l’effettività del modello ai fini della prova dell’esimente della responsabilità del D.Lgs. 231/2001 (per i reati relativi).

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Condannata una Società per lesioni personali colpose commesse con violazione delle norme antinfortunistiche (art. 25-septies d.lgs. 231)

24/05/2022

Cassazione Penale, Sez. 4, 07 aprile 2022, n. 13218 - Investimento con il muletto e responsabilità dell'ente. Rischio valutato nel DVR e misure per prevenirlo consapevolmente disattese. Irrilevante il fatto che il risparmio conseguito sia stato minimo.

Una Società è stata condannata per lesioni personali colpose gravi/gravissime commesse con violazione delle norme antinfortunistiche (art. 25-septies d.lgs. 231), per non avere adottato misure di prevenzione (segnaletica orizzontale idonea ad individuare vie di circolazione sicure all'interno del piazzale, manutenzione del carrello elevatore, mancata dotazione di specchietto retrovisore nel carrello elevatore), sebbene il DVR prevedesse la realizzazione di una segnaletica orizzontale volta a delimitare l'area adibita alla movimentazione dei mezzi e il tecnico della manutenzione avesse più volte segnalato la necessità di riparare o sostituire il "cicalino di retromarcia".

Irrilevante che il risparmio conseguito dalla società per la mancata adozione delle misure antiinfortunistiche sia stato minimo a fronte delle spese ingenti che la società affronta per la manutenzione e la sicurezza.

La giurisprudenza è costante nel ritenere che il "risparmio" per l'impresa, nel quale si concretizza il criterio di imputazione oggettiva rappresentato dall'interesse, può consistere anche nella sola riduzione dei tempi di lavorazione e un tale risparmio si può realizzare anche consentendo lo spostamento simultaneo di uomini e mezzi senza delimitare le rispettive aree di azione.

Avv. Roberta Veloce

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Circolare INL sui nuovi obblighi formativi per datori di lavoro, dirigenti e preposti

17/02/2022

Con circolare del 16 Febbraio 2022 l’INL ha specificato, in relazione ai nuovi obblighi formativi previsti dalla L.215/2021, quanto segue:

1. OBBLIGHI NORMATIVI DATORE DI LAVORO

Le nuove disposizioni individuano, quale nuovo soggetto destinatario degli obblighi formativi, il datore di lavoro il quale, unitamente ai dirigenti ed ai preposti, deve ricevere una “adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico”.

Per questo caso la circolare in oggetto chiarisce che, l’accordo demandato alla Conferenza costituisce dunque elemento indispensabile per l’individuazione del nuovo obbligo a suo carico.

Sarà infatti l’accordo a determinare non soltanto la durata e le modalità della formazione ma anche i contenuti minimi della stessa, pertanto la verifica circa il corretto adempimento degli obblighi di legge potrà correttamente effettuarsi solo una volta che sia stato adottato il predetto accordo.

 Obblighi formativi: dirigenti e preposti

Per quanto concerne l’individuazione degli obblighi formativi a carico dei dirigenti e dei preposti le nuove norme dispongono una “un'adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico in relazione ai propri compiti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, secondo quanto previsto dall’accordo di cui al comma 2, secondo periodorimettendone dunque la disciplina alla Conferenza (che adotterà un nuovo Accordo entro il 30 Giugno 2022).

Preposti

Con specifico riferimento alla figura del preposto, il nuovo comma 7-ter dell’art. 37 D.Lgs. 81/08 stabilisce che “per assicurare l'adeguatezza e la specificità della formazione nonché l’aggiornamento periodico dei preposti ai sensi del comma 7, le relative attività formative devono essere svolte interamente con modalità in presenza e devono essere ripetute con cadenza almeno biennale e comunque ogni qualvolta sia reso necessario in ragione dell'evoluzione dei rischi o all'insorgenza di nuovi rischi”.

 Al riguardo la circolare del INL chiarisce che:

• In attesa del nuovo Accordo da adottarsi in Conferenza entro il 30 giugno 2022, non vengono meno gli obblighi formativi a carico dei preposti. In assenza del nuovo accordo dirigenti e preposti dovranno pertanto essere formati secondo quanto già previsto dal vigente accordo n. 221 del 21 dicembre 2011 adottato dalla Conferenza permanente ai sensi del primo periodo del comma 2 dell’art. 37 del D.Lgs. n. 81/2008 e che non è stato interessato dalle recenti modifiche.

• I nuovi requisiti formativi requisiti della “adeguatezza e specificità” della formazione del preposto, da garantire attraverso modalità interamente in presenza e periodicità almeno biennale, attengono ai contenuti della formazione che sarà declinata entro il 30 giugno 2022 in sede di Conferenza.

Pertanto, anche tali requisiti (adeguatezza e specificità) andranno verificati in relazione alla nuova disciplina demandata alla Conferenza alla quale, così come del resto già avvenuto in occasione dell’accordo del 2011, occorrerà riferirsi in relazione alla introduzione di un periodo transitorio utile a conformarsi alle nuove regole.

 2. PRESCRIZIONE D.Lgs. n. 758/1994

In chiusura la circolare chiarisce che gli obblighi formativi in capo al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti saranno declinati dal nuovo accordo in sede di Conferenza permanente, da adottarsi entro il 30 giugno 2022.

Pertanto i nuovi obblighi in capo a tali soggetti, ivi comprese le modalità di adempimento richieste al preposto (formazione in presenza con cadenza almeno biennale), non potranno costituire elementi utili ai fini della adozione del provvedimento di prescrizione ai sensi del D.Lgs. n. 758/1994 (cioè non potranno costituire illecito sanzionabile a mezzo di procedimento prescrittivo ex D.Lgs. 758/1994).

3. ADDESTRAMENTO

La Circolare in oggetto chiarisce che le nuove norme dispongono che “l’addestramento consiste nella prova pratica, per l'uso corretto e in sicurezza di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale; l'addestramento consiste, inoltre, nell'esercitazione applicata, per le procedure di lavoro in sicurezza. Gli interventi di addestramento effettuati devono essere tracciati in apposito registro anche informatizzato”.

Si tratta di disposizioni che trovano immediata applicazioneanche per quanto concerne il tracciamento degli addestramenti in un “apposito registro informatizzato” che riguarderà, evidentemente, le attività svolte successivamente all’entrata in vigore del provvedimento e cioè dal 21 dicembre 2021.

La Circolare riferisce che la violazione degli obblighi di addestramento si realizza anche qualora venga accertata l’assenza della “prova pratica” e/o della “esercitazione applicata” richieste dalla nuova disciplina introdotta dal D.L. n. 146/2021. Non rileva ai fini sanzionatori invece il tracciamento dell’addestramento nel registro informatizzato, elemento comunque utile sotto il diverso profilo delle procedure accertative e rispetto al quale sarà possibile l’emanazione di una disposizione.

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ISO 45003: la gestione della salute psicologica del lavoratore

21/07/2021

In data 08 giugno 2021 è stato pubblicato lo standard: ISO 45003 ‘Occupational health and safety management – Psychological health and safety at work – Guidelines for managing psychosocial risks’ (Gestione della salute e sicurezza sul lavoro – Salute psicologica e sicurezza sul lavoro – Linee guida per la gestione dei rischi psicosociali )

La Linea guida fornisce indicazioni sulla gestione dei rischi psicologici per la salute e la sicurezza all'interno di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Affronta le molte aree che possono avere un impatto sulla salute psicologica di un lavoratore, tra cui comunicazione inefficace, pressione eccessiva, scarsa leadership e cultura organizzativa.

Per la prima volta uno standard introduce la definizione di:

Rischi Psicosociali
Benessere sul lavoro

Lo standard indirizza nell’analisi di aspetti come:

·        identificare le condizioni, le circostanze e le richieste sul posto di lavoro che hanno il potenziale per compromettere la salute psicologica e il benessere dei lavoratori; 

·        identificare i fattori di rischio primari e valutarli per determinare quali cambiamenti sono necessari per migliorare l'ambiente di lavoro; 

·        identificare e controllare i pericoli legati al lavoro e gestire il rischio psicosociale all'interno di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro.

La ISO 45003, per la sua struttura e temi, si integra con la norma ISO 45001 e aiuterà a soddisfare i requisiti della stessa

Lo standard è stato sviluppato dal comitato tecnico ISO/TC 283 , Gestione della salute e sicurezza sul lavoro , il cui segretariato è tenuto da BSI, membro dell'ISO per il Regno Unito.

Antonella Cappelletti

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I Sistemi di Gestione come spinta condivisa al miglioramento aziendale

22/06/2021

Cos’è un Sistema di Gestione? Vorrei a tal proposito portare un’immagine: ho una amica che quando si tratta di riporre gli abiti in armadi e cassetti ha un metodo: li organizza per tipo di capo, stoffa e colore in base alla tonalità e gradazione. Chiunque può rintracciare nel suo armadio quanto cerchi.

Altre persone, come me, invece “infilano” i vestiti nell’armadio…

Per un’organizzazione la scelta di adottare un sistema di gestione, qualunque esso sia, nasce dal riconoscere l’opportunità di definire criteri condivisi per gestire, analizzare i propri processi, per migliorarli nel tempo.

Le norme ISO che guidano questi sistemi di gestione, e risultano ora facilmente integrabili vista la medesima struttura negli standard, sono riconosciute a livello internazionale e possono dare il vantaggio di presentare la propria impresa a clienti, fornitori, colleghi.. con un biglietto da visita, rilasciato da un ente terzo che attesta l’adesione e la conformità alla norma, con il suo focus specifico di sicurezza, qualità, ambiente, energia..

Sviluppare e far vivere un sistema di gestione richiede sicuramente l’impegno dell’organizzazione, perché a volte è necessario lavorare sulla mentalità ed idea che abbiamo della nostra azienda e processi.

Il punto cardine in ogni SG è la Direzione, con la sua convinzione nel credere ed aderire al progetto, infatti solo con questa spinta possono essere raggiunti i risultati richiesti dalle norme ed indispensabili per avere un sistema efficace, ovvero il coinvolgimento la partecipazione diffusa e la ricerca, costante del miglioramento delle prestazioni del sistema così da rispondere sempre più alle aspettative delle parti interessate.

Implementare un SG porta l’organizzazione a definire e condividere “regole interne” con il vantaggio di garantire un miglior controllo anche sugli aspetti legislativi, che rimangono un prerequisito; inoltre coltiva un atteggiamento proattivo, orientando, nel caso di difformità, all’analisi delle cause radice, per evitarne il ripetersi e per prevenire situazioni di maggior rilevanza, praticamente seguire un sistema di gestione aiuta ognuno ad esaminare le situazioni per imparare a migliorare dagli errori  (un concetto spesso dato per scontato ma che non è così semplice da attuare!).

Tutto ciò rende il Sistema di Gestione uno strumento che consente all’azienda certificata di ottenere riconoscimenti non solo dal mercato ma anche a livello di riduzione del premio Inail (per i Sistemi salute e sicurezza sul lavoro) o sui tempi di validità delle autorizzazioni ambientali, (nel caso di sistemi ambientali 14001 o EMAS).

Star si propone , grazie alla competenza e l’impegno dei suoi collaboratori e con un’ esperienza consulenza è di oltre 20anni come partner per raggiungere un risultato di successo. Ci piace collaborare per trovare le migliori risposte alle esigenze della vostra organizzazione!

Antonella Cappelletti
Responsabile STAR

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ISO 27001

05/06/2021

L’attenzione non è mai troppa quando si tratta di sicurezza delle informazioni. Tutte le organizzazioni raccolgono, conservano e gestiscono informazioni di vario tipo e la questione della sicurezza dei dati è di primaria importanza. La protezione dei dati personali e delle informazioni commerciali sensibili da rischi che ne minaccino l’integrità e la riservatezza, in un contesto dove soprattutto i rischi informatici causati dalle violazioni dei sistemi di sicurezza sono in continuo aumento, è un obiettivo che le organizzazioni possono perseguire attraverso l’implementazione di un efficace sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni.
Tale opportunità può essere conseguita attraverso la certificazione alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 27001:2017, versione italiana della norma ISO/IEC 27001:2013.

Questa norma è riconosciuta a livello internazionale ed è la più nota nell’ambito della “famiglia” ISO/IEC 27000. Il suo utilizzo offre la possibilità alle organizzazioni, indipendentemente dalla loro natura e dalle loro dimensioni, di gestire per esempio le informazioni finanziarie, le proprietà intellettuali, le informazioni sui lavoratori, le informazioni che coinvolgono terze parti, salvaguardandone la privacy, l’integrità e la disponibilità. Ciò, in ultima analisi, protegge l’attività commerciale e la reputazione delle organizzazioni e ne aggiunge valore.

La norma UNI CEI EN ISO/IEC 27001:2017 specifica i requisiti per stabilire, attuare, mantenere e migliorare continuamente un sistema di gestione della sicurezza delle informazioni nel contesto dell'organizzazione.

Inoltre essa include i requisiti per la valutazione e il trattamento dei rischi per la sicurezza dell'informazione adatti alle esigenze dell'organizzazione.

Come per tutti gli standard dei sistemi di gestione la certificazione è volontaria: l’ottenimento del certificato offre visibilità sul mercato rispetto alla conformità ai suddetti requisiti.

Anna Restelli
Responsabile del Sistema Gestione Qualità

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I Sistemi di Gestione come spinta condivisa al miglioramento aziendale

22/06/2021

Cos’è un Sistema di Gestione? Vorrei a tal proposito portare un’immagine: ho una amica che quando si tratta di riporre gli abiti in armadi e cassetti ha un metodo: li organizza per tipo di capo, stoffa e colore in base alla tonalità e gradazione. Chiunque può rintracciare nel suo armadio quanto cerchi.

Altre persone, come me, invece “infilano” i vestiti nell’armadio…

Per un’organizzazione la scelta di adottare un sistema di gestione, qualunque esso sia, nasce dal riconoscere l’opportunità di definire criteri condivisi per gestire, analizzare i propri processi, per migliorarli nel tempo.

Le norme ISO che guidano questi sistemi di gestione, e risultano ora facilmente integrabili vista la medesima struttura negli standard, sono riconosciute a livello internazionale e possono dare il vantaggio di presentare la propria impresa a clienti, fornitori, colleghi.. con un biglietto da visita, rilasciato da un ente terzo che attesta l’adesione e la conformità alla norma, con il suo focus specifico di sicurezza, qualità, ambiente, energia..

Sviluppare e far vivere un sistema di gestione richiede sicuramente l’impegno dell’organizzazione, perché a volte è necessario lavorare sulla mentalità ed idea che abbiamo della nostra azienda e processi.

Il punto cardine in ogni SG è la Direzione, con la sua convinzione nel credere ed aderire al progetto, infatti solo con questa spinta possono essere raggiunti i risultati richiesti dalle norme ed indispensabili per avere un sistema efficace, ovvero il coinvolgimento la partecipazione diffusa e la ricerca, costante del miglioramento delle prestazioni del sistema così da rispondere sempre più alle aspettative delle parti interessate.

Implementare un SG porta l’organizzazione a definire e condividere “regole interne” con il vantaggio di garantire un miglior controllo anche sugli aspetti legislativi, che rimangono un prerequisito; inoltre coltiva un atteggiamento proattivo, orientando, nel caso di difformità, all’analisi delle cause radice, per evitarne il ripetersi e per prevenire situazioni di maggior rilevanza, praticamente seguire un sistema di gestione aiuta ognuno ad esaminare le situazioni per imparare a migliorare dagli errori  (un concetto spesso dato per scontato ma che non è così semplice da attuare!).

Tutto ciò rende il Sistema di Gestione uno strumento che consente all’azienda certificata di ottenere riconoscimenti non solo dal mercato ma anche a livello di riduzione del premio Inail (per i Sistemi salute e sicurezza sul lavoro) o sui tempi di validità delle autorizzazioni ambientali, (nel caso di sistemi ambientali 14001 o EMAS).

Star si propone , grazie alla competenza e l’impegno dei suoi collaboratori e con un’ esperienza consulenza è di oltre 20anni come partner per raggiungere un risultato di successo. Ci piace collaborare per trovare le migliori risposte alle esigenze della vostra organizzazione!

Antonella Cappelletti
Responsabile STAR

 

ISO 27001

05/06/2021

L’attenzione non è mai troppa quando si tratta di sicurezza delle informazioni. Tutte le organizzazioni raccolgono, conservano e gestiscono informazioni di vario tipo e la questione della sicurezza dei dati è di primaria importanza. La protezione dei dati personali e delle informazioni commerciali sensibili da rischi che ne minaccino l’integrità e la riservatezza, in un contesto dove soprattutto i rischi informatici causati dalle violazioni dei sistemi di sicurezza sono in continuo aumento, è un obiettivo che le organizzazioni possono perseguire attraverso l’implementazione di un efficace sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni.
Tale opportunità può essere conseguita attraverso la certificazione alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 27001:2017, versione italiana della norma ISO/IEC 27001:2013.

Questa norma è riconosciuta a livello internazionale ed è la più nota nell’ambito della “famiglia” ISO/IEC 27000. Il suo utilizzo offre la possibilità alle organizzazioni, indipendentemente dalla loro natura e dalle loro dimensioni, di gestire per esempio le informazioni finanziarie, le proprietà intellettuali, le informazioni sui lavoratori, le informazioni che coinvolgono terze parti, salvaguardandone la privacy, l’integrità e la disponibilità. Ciò, in ultima analisi, protegge l’attività commerciale e la reputazione delle organizzazioni e ne aggiunge valore.

La norma UNI CEI EN ISO/IEC 27001:2017 specifica i requisiti per stabilire, attuare, mantenere e migliorare continuamente un sistema di gestione della sicurezza delle informazioni nel contesto dell'organizzazione.

Inoltre essa include i requisiti per la valutazione e il trattamento dei rischi per la sicurezza dell'informazione adatti alle esigenze dell'organizzazione.

Come per tutti gli standard dei sistemi di gestione la certificazione è volontaria: l’ottenimento del certificato offre visibilità sul mercato rispetto alla conformità ai suddetti requisiti.

Anna Restelli
Responsabile del Sistema Gestione Qualità

 

ISO 45003: la gestione della salute psicologica del lavoratore

21/07/2021

In data 08 giugno 2021 è stato pubblicato lo standard: ISO 45003 ‘Occupational health and safety management – Psychological health and safety at work – Guidelines for managing psychosocial risks’ (Gestione della salute e sicurezza sul lavoro – Salute psicologica e sicurezza sul lavoro – Linee guida per la gestione dei rischi psicosociali )

La Linea guida fornisce indicazioni sulla gestione dei rischi psicologici per la salute e la sicurezza all'interno di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Affronta le molte aree che possono avere un impatto sulla salute psicologica di un lavoratore, tra cui comunicazione inefficace, pressione eccessiva, scarsa leadership e cultura organizzativa.

Per la prima volta uno standard introduce la definizione di:

Rischi Psicosociali
Benessere sul lavoro

Lo standard indirizza nell’analisi di aspetti come:

·        identificare le condizioni, le circostanze e le richieste sul posto di lavoro che hanno il potenziale per compromettere la salute psicologica e il benessere dei lavoratori; 

·        identificare i fattori di rischio primari e valutarli per determinare quali cambiamenti sono necessari per migliorare l'ambiente di lavoro; 

·        identificare e controllare i pericoli legati al lavoro e gestire il rischio psicosociale all'interno di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro.

La ISO 45003, per la sua struttura e temi, si integra con la norma ISO 45001 e aiuterà a soddisfare i requisiti della stessa

Lo standard è stato sviluppato dal comitato tecnico ISO/TC 283 , Gestione della salute e sicurezza sul lavoro , il cui segretariato è tenuto da BSI, membro dell'ISO per il Regno Unito.

Antonella Cappelletti

 

Circolare INL sui nuovi obblighi formativi per datori di lavoro, dirigenti e preposti

17/02/2022

Con circolare del 16 Febbraio 2022 l’INL ha specificato, in relazione ai nuovi obblighi formativi previsti dalla L.215/2021, quanto segue:

1. OBBLIGHI NORMATIVI DATORE DI LAVORO

Le nuove disposizioni individuano, quale nuovo soggetto destinatario degli obblighi formativi, il datore di lavoro il quale, unitamente ai dirigenti ed ai preposti, deve ricevere una “adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico”.

Per questo caso la circolare in oggetto chiarisce che, l’accordo demandato alla Conferenza costituisce dunque elemento indispensabile per l’individuazione del nuovo obbligo a suo carico.

Sarà infatti l’accordo a determinare non soltanto la durata e le modalità della formazione ma anche i contenuti minimi della stessa, pertanto la verifica circa il corretto adempimento degli obblighi di legge potrà correttamente effettuarsi solo una volta che sia stato adottato il predetto accordo.

 Obblighi formativi: dirigenti e preposti

Per quanto concerne l’individuazione degli obblighi formativi a carico dei dirigenti e dei preposti le nuove norme dispongono una “un'adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico in relazione ai propri compiti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, secondo quanto previsto dall’accordo di cui al comma 2, secondo periodorimettendone dunque la disciplina alla Conferenza (che adotterà un nuovo Accordo entro il 30 Giugno 2022).

Preposti

Con specifico riferimento alla figura del preposto, il nuovo comma 7-ter dell’art. 37 D.Lgs. 81/08 stabilisce che “per assicurare l'adeguatezza e la specificità della formazione nonché l’aggiornamento periodico dei preposti ai sensi del comma 7, le relative attività formative devono essere svolte interamente con modalità in presenza e devono essere ripetute con cadenza almeno biennale e comunque ogni qualvolta sia reso necessario in ragione dell'evoluzione dei rischi o all'insorgenza di nuovi rischi”.

 Al riguardo la circolare del INL chiarisce che:

• In attesa del nuovo Accordo da adottarsi in Conferenza entro il 30 giugno 2022, non vengono meno gli obblighi formativi a carico dei preposti. In assenza del nuovo accordo dirigenti e preposti dovranno pertanto essere formati secondo quanto già previsto dal vigente accordo n. 221 del 21 dicembre 2011 adottato dalla Conferenza permanente ai sensi del primo periodo del comma 2 dell’art. 37 del D.Lgs. n. 81/2008 e che non è stato interessato dalle recenti modifiche.

• I nuovi requisiti formativi requisiti della “adeguatezza e specificità” della formazione del preposto, da garantire attraverso modalità interamente in presenza e periodicità almeno biennale, attengono ai contenuti della formazione che sarà declinata entro il 30 giugno 2022 in sede di Conferenza.

Pertanto, anche tali requisiti (adeguatezza e specificità) andranno verificati in relazione alla nuova disciplina demandata alla Conferenza alla quale, così come del resto già avvenuto in occasione dell’accordo del 2011, occorrerà riferirsi in relazione alla introduzione di un periodo transitorio utile a conformarsi alle nuove regole.

 2. PRESCRIZIONE D.Lgs. n. 758/1994

In chiusura la circolare chiarisce che gli obblighi formativi in capo al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti saranno declinati dal nuovo accordo in sede di Conferenza permanente, da adottarsi entro il 30 giugno 2022.

Pertanto i nuovi obblighi in capo a tali soggetti, ivi comprese le modalità di adempimento richieste al preposto (formazione in presenza con cadenza almeno biennale), non potranno costituire elementi utili ai fini della adozione del provvedimento di prescrizione ai sensi del D.Lgs. n. 758/1994 (cioè non potranno costituire illecito sanzionabile a mezzo di procedimento prescrittivo ex D.Lgs. 758/1994).

3. ADDESTRAMENTO

La Circolare in oggetto chiarisce che le nuove norme dispongono che “l’addestramento consiste nella prova pratica, per l'uso corretto e in sicurezza di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale; l'addestramento consiste, inoltre, nell'esercitazione applicata, per le procedure di lavoro in sicurezza. Gli interventi di addestramento effettuati devono essere tracciati in apposito registro anche informatizzato”.

Si tratta di disposizioni che trovano immediata applicazioneanche per quanto concerne il tracciamento degli addestramenti in un “apposito registro informatizzato” che riguarderà, evidentemente, le attività svolte successivamente all’entrata in vigore del provvedimento e cioè dal 21 dicembre 2021.

La Circolare riferisce che la violazione degli obblighi di addestramento si realizza anche qualora venga accertata l’assenza della “prova pratica” e/o della “esercitazione applicata” richieste dalla nuova disciplina introdotta dal D.L. n. 146/2021. Non rileva ai fini sanzionatori invece il tracciamento dell’addestramento nel registro informatizzato, elemento comunque utile sotto il diverso profilo delle procedure accertative e rispetto al quale sarà possibile l’emanazione di una disposizione.

 

Condannata una Società per lesioni personali colpose commesse con violazione delle norme antinfortunistiche (art. 25-septies d.lgs. 231)

24/05/2022

Cassazione Penale, Sez. 4, 07 aprile 2022, n. 13218 - Investimento con il muletto e responsabilità dell'ente. Rischio valutato nel DVR e misure per prevenirlo consapevolmente disattese. Irrilevante il fatto che il risparmio conseguito sia stato minimo.

Una Società è stata condannata per lesioni personali colpose gravi/gravissime commesse con violazione delle norme antinfortunistiche (art. 25-septies d.lgs. 231), per non avere adottato misure di prevenzione (segnaletica orizzontale idonea ad individuare vie di circolazione sicure all'interno del piazzale, manutenzione del carrello elevatore, mancata dotazione di specchietto retrovisore nel carrello elevatore), sebbene il DVR prevedesse la realizzazione di una segnaletica orizzontale volta a delimitare l'area adibita alla movimentazione dei mezzi e il tecnico della manutenzione avesse più volte segnalato la necessità di riparare o sostituire il "cicalino di retromarcia".

Irrilevante che il risparmio conseguito dalla società per la mancata adozione delle misure antiinfortunistiche sia stato minimo a fronte delle spese ingenti che la società affronta per la manutenzione e la sicurezza.

La giurisprudenza è costante nel ritenere che il "risparmio" per l'impresa, nel quale si concretizza il criterio di imputazione oggettiva rappresentato dall'interesse, può consistere anche nella sola riduzione dei tempi di lavorazione e un tale risparmio si può realizzare anche consentendo lo spostamento simultaneo di uomini e mezzi senza delimitare le rispettive aree di azione.

Avv. Roberta Veloce

 

UNI ISO 37001: Anti-Bribery Management System Standard (Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione)

14/06/2022

All’interno della grande famiglia dei sistemi di gestione dal 2016 trova posto lo  STANDARD UNI ISO 37001 che possiamo considerare tra gli strumenti a disposizione che costituisce un buon incentivo ad agire nella legalità e fare impresa in modo sostenibile

Questo standard nasce con l’obiettivo principale di supportare le Organizzazioni nell’implementazione di un sistema di gestione che conduca al  mantenimento e miglioramento di un programma efficace di contrasto alla corruzione attiva e passiva.

Chi può adottare il SG anticorruzione?

Tutte le imprese! La ISO 37001 si applica a Organizzazioni di ogni dimensione, del settore pubblico, privato e non profit.

La sua struttura, analoga alle altre norme ISO per i sistemi di Gestione rende facile l’integrazione con i sistemi già adottati delle Organizzazioni (siano il Sistema di gestione della qualità o altri), creando una sinergia tra i documenti e prassi in essere.

 

Le caratteristiche principali del Sistema di Gestione ISO 37001 sono le seguenti:

  • Applicazione secondo la metodologia “Plan – Do – Act – Check”;
  • Definizione delle misure ragionevoli e proporzionate, progettate per prevenire i fenomeni corruttivi e la sistematicità degli stessi;
  • guida all’analisi del contesto
  • considerazione dei fattori rilevanti per l’organizzazione: leggi, regolamenti, struttura, dimensioni, rapporti con altre organizzazioni, rapporti con funzionari pubblici,
  • identificazione delle parti interessate: pubbliche e private delle cui aspettative occorre tenere conto.

Inoltre la norma ISO 37001 perfeziona, senza sovrapporsi, gli strumenti di controllo dei rischi di corruzione già presenti e adottati dalla Direzione ( quali ad esempio il MOG 231), fornendo indicazioni più puntuali e dettagliate circa gli elementi da considerare.

 

E’ difficile adottare i requisiti ISO 37001?

Volere è potere! Tra l’altro  come indicato un Organizzazione che abbia stabilito e attuato in modo efficace un sistema di controllo e prevenzione della corruzione aziendale (PTPCT, MOG 231, compliance program FCPA o Bribery Act) e applichi un sistema di gestione in conformità a una norma ISO (es. ISO 9001), dispone di una base di strumenti organizzativi, gestionali e documentali che può facilitare il percorso verso un sistema ISO 37001.

 

Compliance 37001 e valore aggiunto?

Possiamo considerare vari benefici nell’adozione del Sistema di gestione Standard ISO 37001 :

  • Mediante il monitoraggio sistematico e periodico dei requisiti del sistema e delle sue prestazioni, sono portati a disposizione dei vertici dell’Organizzazione informazioni per comprendere se il sistema di prevenzione e controllo abbia o meno raggiunto i suoi obiettivi ed assumere quindi decisioni conseguenti.
  • Se applicato in modo credibile ed effettivo un sistema  di gestione 37001, consente all’Organizzazione di migliorare i controlli sui rischi di corruzione, in conformità alle disposizioni di legge, e di disporre più agevolmente della prova dell’efficace attuazione del MOG 231,  attenuando le responsabilità dell’Ente.

 

Vantaggi aggiuntivi della certificazione di un SG ISO 37001:

 La certificazione di conformità alla norma ISO 37001 da parte di un soggetto terzo indipendente:

  1. Consente all’Organizzazione di dimostrare, comunicare  il proprio impegno in questo campo
  2. Premia in sede di gara di appalto, coerentemente con i principi previsti dalla legislazione di riferimento.
  3. Ai fini del punteggio premiale per l’attribuzione del Rating di legalità (Delibera AGCM del 15 maggio 2018, n. 27165), oltre all'adozione di un modello organizzativo ex D. Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, viene valutato il possesso da parte dell’impresa di ulteriore documentazione attestante la prevenzione e il contrasto della corruzione, come ad esempio la certificazione UNI ISO 37001.
  4. Fornisce garanzie circa l’adeguatezza e l’effettività del modello ai fini della prova dell’esimente della responsabilità del D.Lgs. 231/2001 (per i reati relativi).

Team La nostra risorsa più importante sono le persone

Il team di STAR, forte di un’esperienza ventennale, è composto da consulenti qualificati con alta specializzazione per ognuno dei nostri settori. Per garantire un servizio di consulenza efficiente e personalizzato abbiamo individuato un coordinatore per ogni settore.

Marta Penati

CEO e
Coordinamento D&I

Antonella Cappelletti

Responsabile STAR e Coordinamento Sistemi di Gestione Sicurezza

Andrea Zanini

Coordinamento Modelli organizzativi 231 e ODV

Mario De Gianni

Coordinamento Sistemi di Gestione Ambientale

Anna Romanò

Coordinamento Sistemi di Gestione Qualità

Riccardo Forni

Coordinamento Sicurezza delle Informazioni 27001

Sara Del Fiol

Coordinamento Sostenibilità e Innovazione

Marta Alberio

Coordinamento Formazione Manageriale
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